Le password complesse: una necessità per la sicurezza informatica?

Nel mondo digitale in cui viviamo, le password sono diventate una componente fondamentale della nostra vita quotidiana. Siano esse per accedere alla posta elettronica, ai social network o a servizi bancari, la scelta di una password adeguata può fare la differenza tra mantenere i propri dati personali al sicuro o vederli compromessi da attacchi informatici. Ma quali caratteristiche deve avere una password per essere considerata "complessa" e offrire un adeguato livello di protezione? Scopriamolo insieme.

Criteri per una password complessa

Affinché una password sia considerata "complessa", è necessario che rispetti alcuni criteri specifici. Vediamoli nel dettaglio:

  • Lunghezza: Una regola generale è che una password debba essere composta da almeno 8 caratteri. Tuttavia, l'aumento della potenza di calcolo dei computer suggerisce che questa lunghezza minima dovrebbe essere rivista al rialzo, preferendo password con almeno 12-16 caratteri.
  • Variazione di caratteri: utilizzare una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli rende più difficile per gli hacker indovinare le nostre password attraverso tecniche come il cosiddetto "brute force".
  • Evitare parole comuni: utilizzare parole di uso comune, come nomi di persone, luoghi o oggetti, rende le password più vulnerabili agli attacchi basati su dizionari. È preferibile scegliere combinazioni casuali di lettere e numeri che non abbiano un significato apparente.
  • Sostituzioni: sostituire alcune lettere con numeri o simboli che ne ricordino la forma (ad esempio "3" al posto di "E" o "@" al posto di "a") può aumentare la complessità della password, anche se questa pratica è diventata abbastanza diffusa e gli hacker possono tenerne conto nei loro tentativi di forzatura.

Tenendo presente questi criteri, possiamo creare password più complesse ed efficaci nel proteggere i nostri dati personali e sensibili.

Password uniche per ogni servizio

Un altro aspetto fondamentale nella gestione delle proprie password è l'utilizzo di una password diversa per ogni servizio a cui siamo iscritti. In questo modo, anche nel caso in cui uno dei servizi venga compromesso e le credenziali di accesso rubate, gli altri continueranno ad essere protetti.

Gestori di password: un aiuto nella gestione delle credenziali

Dato il gran numero di servizi online a cui accediamo quotidianamente, memorizzare tutte queste password complesse ed uniche può risultare difficile. Una soluzione a questo problema è l'utilizzo dei cosiddetti "gestori di password", software che permettono di conservare in modo sicuro tutte le nostre credenziali di accesso, proteggendole con una password "maestra" (che dovrà essere ovviamente complessa e sicura).

Con un gestore di password, non avremo bisogno di ricordare decine o centinaia di password diverse: sarà sufficiente memorizzare la password maestra per avere accesso a tutte le altre.

Il ruolo della verifica in due passaggi

Anche se abbiamo creato una password complessa ed unica per ogni servizio, il rischio che le nostre credenziali vengano compromesse non è completamente azzerato. Per questo motivo, molti servizi online offrono la cosiddetta "verifica in due passaggi" (o "autenticazione a due fattori"), che aggiunge un ulteriore livello di protezione al processo di accesso.

Come funziona la verifica in due passaggi?

La verifica in due passaggi consiste nell'aggiunta di un secondo elemento di autenticazione oltre alla password. Questo elemento può essere un codice temporaneo inviato al nostro telefono cellulare via SMS, oppure generato da un'applicazione dedicata sul nostro dispositivo mobile, come Google Authenticator.

In questo modo, anche se qualcuno dovesse venire a conoscenza della nostra password, non riuscirebbe ad accedere al servizio senza il codice temporaneo generato dalla verifica in due passaggi.

Le password complesse sono l'unica soluzione?

Nonostante le raccomandazioni sull'utilizzo di password complesse, alcuni esperti sostengono che anche queste possano essere vulnerabili a determinate tecniche di attacco informatico. Alcuni studi dimostrano infatti che i sistemi più avanzati di intelligenza artificiale e apprendimento automatico potrebbero essere in grado di "indovinare" le password complesse con maggiore facilità rispetto agli attuali metodi di forzatura.

Alternative alle password: biometria e chiavi di sicurezza

In risposta a questo scenario, sono state proposte diverse alternative alle tradizionali password. Tra queste, la biometria (riconoscimento delle impronte digitali, del volto o dell'iride) e l'utilizzo di chiavi di sicurezza fisiche, come le chiavette USB dotate di funzioni di autenticazione.

Tuttavia, al momento nessuna di queste soluzioni è ancora in grado di sostituire completamente le password, soprattutto per quanto riguarda l'accesso ai servizi online. Pertanto, continuare ad utilizzare password complesse ed uniche, abbinandole eventualmente alla verifica in due passaggi, rimane una buona pratica per proteggere adeguatamente i nostri dati sensibili.

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